Funzione Pronominale e Funzione Aggettivale
⇨ Aggettivi e Pronomi Indefiniti
testo - pag.1
ODISSEA, canto IX, vv. 363-369
«Ciclope, mi chiedi il nome famoso, ed io
ti dirò: tu dammi, come hai promesso, il dono ospitale.
365 Nessuno è il mio nome. Nessuno mi chiamano
mia madre e mio padre e tutti gli altri compagni»
Dissi così, lui subito mi rispose con cuore spietato:
«Per ultimo io mangerò Nessuno, dopo i compagni,
gli altri prima: per te sarà questo il dono ospitale»
ALBERTINE
Accadeva ad Albertine come alle sue amiche. Certi giorni, sottile, con una carnagione grigia, con un'aria imbronciata, con una trasparenza violetta che le scendeva obliquamente nel fondo degli occhi come vediamo a volte nel mare, sembrava provasse la tristezza d'un'esule. Altri giorni, il suo viso più liscio invischiava i desideri sulla sua superficie tersa e impediva loro di andare oltre; salvo che io, a un tratto, non la vedessi di fianco, perché le sue gote opache come bianca cera alla superficie erano rosee in trasparenza: il che dava una gran voglia di baciarle, di raggiungere quella colorazione diversa che sfuggiva. Altre volte la felicità bagnava quelle gote con un chiarore così mobile che la pelle, divenuta fluida e vaga, lasciava passare come degli sguardi sottostanti che la facevano apparire di un altro colore, ma non di un'altra materia che gli occhi; a volte, senza pensarci, quando si guardava il suo viso cosparso di piccoli punti bruni e in cui galleggiavano soltanto due macchie più azzurre, era come se si guardasse un uovo di cardellino, spesso come un'agata opalina lavorato e polito in due luoghi soltanto, dove, in mezzo alla pietra bruna, lucevano come le ali trasparenti di una farfalla azzurra gli occhi in cui la carne si fa specchio, dandoci l'illusione di lasciarci, più che nelle altre parti del corpo, accostare all'anima. Ma, di solito, ella era anche più colorita, e quindi più animata; a volte, rosea nel suo viso bianco, era solo la punta del naso, fine come quello di una gattina sorniona con cui veniva voglia di giocare; a volte le gote erano così lisce che lo sguardo scivolava, come su quello di una miniatura, sullo smalto rosa che il coperchio socchiuso e sovrapposto dei capelli neri faceva apparire ancor più delicato, più interiore. Accadeva che il colorito delle sue gote prendesse il rosa violaceo del ciclamino, a volte anche, quando era congestionata o febbricitante, e dando allora l'idea di un organismo malato che abbassava il mio desiderio a qualcosa di più sensuale e faceva esprimere al suo sguardo qualcosa di perverso e malsano, la porpora cupa di certe rose di un rosso quasi nero; e ognuna di queste Albertine era diversa com'era diversa ognuna delle apparizioni della ballerina di cui mutano i colori, la forma, il carattere, secondo i giochi infinitamente variati di un proiettore luminoso.
(da: "All'ombra delle fanciulle in fiore" di Marcel Proust)
(proff. Galeotti e Vecchi)
lessico - pag.1
ODISSEA
Ciclope = si tratta di Polifemo, figlio di Poseidone, un mostro mitologico con un solo occhio in mezzo alla fronte
il dono ospitale = il dono riservato agli ospiti, nell'antica Grecia l'ospitalità era sacra e andava rispettata
ALBERTINE
invischiava = avvolgeva, catturava
tersa = limpida, pulita, trasparente
gote = guance
cardellino = Il cardellino è un uccellino il cui nome deriva dalla pianta cardo dei cui semi è ghiotto
agata opalina = è una pietra dura, una varietà di quarzo
polito = liscio, levigato
sorniona = si dice di una persona che nasconde la sua vera personalità dietro un atteggiamento apparentemente impassibile, svagato o anche bonario, appunto come quello di un gatto
congestionata = affannata
febbricitante = con la febbre
perverso = malvagio, cattivo
malsano = malato
porpora = una particolare sfumatura di rosso
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.1
Sul lessico
Nei pochi versi dell'Odissea tratti dall'episodio dell'incontro tra Ulisse e Polifemo, puoi riconoscere un termine usato sia come aggettivo che come pronome indefinitio.
Qual è?
Nel ritratto di Albertine puoi distinguere gli indefiniti che sono solo pronomi, solo aggettivi. sia aggettivi che pronomi
Sul contenuto
Cerca informazioni sul valore dell'ospitalità presso i popoli antichi e sul tradimento dell'ospitalita nel corso della storia fino ai giorni nostri e discutine con i tuoi compagni
Puoi confrontare il ritratto di Albertine con quello della Monaca di Monza da "I Promessi Sposi" di Manzoni e discutere con i tuoi compagni sulle diverse modalità di presentare i personaggi in un testo narrativo.
Puoi anche seguire il link con gli aggettivi usati in particolare nelle descrizioni.
(proff. Galeotti e Vecchi)
teoria - pag.1
Ricorda:
Per non confondere il pronome con l'aggettivo indefinito devi ricordare che
l'aggettivo si accompagna SEMPRE ad un nome, il pronome lo sostituisce
Esempio: alcuni colori (aggettivo: è accompagnato da un nome) sono miei, altri (pronome: sostituisce il nome) sono tuoi
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.1
ESERCIZIO 1
Individua se le parole evidenziate sono aggettivi (A) o pronomi (P).
- Hai qualche ( ...... ) minuto per me? Sì, ma pochi. ( ...... )
- Se pensassimo di più agli altri ( ...... ), tanti ( ...... ) vivrebbero meglio.
- Qualcuno ( ...... ) ha bussato alla porta, ma non vedo nessuno ( ...... )
- Certi ( ...... ) giorni mi sento meglio, ma altri ( ...... ) mi mancano le forze
- Certe ( ...... ) notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei.
Certe ( ...... ) notti la strada non conta e quello che conta è sentire che vai.
Certe ( ...... ) notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei.
Certe ( ...... ) notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai. (Ligabue)
ESERCIZIO 2
Con ognuna delle parole della lista costruisci una frase in cui la parola compaia sia come aggettivo che come pronome indefinito:
Alcune
Altri
Certo
Ciascuna
Diverse
Molti
Nessuna
Parecchio
Poche
Tanti
Tutta
Vario
(proff. Galeotti e Vecchi)